La dipendenza da cocaina è una vera e propria piaga che colpisce trasversalmente tutta la società. Innumerevoli sono le problematiche che questa si porta dietro, tuttavia nuovi studi propongono il CBD come possibile terapia per il trattamento dei disturbi associati a questa condizione.

La dipendenza da Cocaina

La dipendenza da cocaina è una malattia cronica del cervello che si sviluppa in seguito all’uso ripetuto di cocaina. La cocaina è una sostanza psicoattiva che agisce sul sistema nervoso centrale, provocando un aumento dei livelli di dopamina, un neurotrasmettitore che regola il piacere e la motivazione. L’uso ripetuto di cocaina può portare alla dipendenza, ovvero alla necessità di assumere sempre maggiori quantità di sostanza per ottenere gli stessi effetti.

Questo va ad aggiungere ai danni fisici devastanti che questa sostanza ha sul corpo umano (danni alle vie respiratorie, al cervello, alle mucose nasali e boccali…) una implicazione di tipo mentale che va a modificare i comportamenti e le abitudini della persona che soffre di questa dipendenza, portandolo ad assumere sempre più cocaina innescando un drammatico circolo vizioso.

La dipendenza da cocaina può manifestarsi in diversi modi e con diversi sintomi, a seconda del grado di dipendenza e della durata dell’uso. I sintomi più comuni della dipendenza da cocaina sono:

Craving: forte desiderio di assumere cocaina.
Tolleranza: necessità di assumere sempre maggiori quantità di cocaina per ottenere gli stessi effetti.
Sintomi di astinenza: comparsa di sintomi fisici e psicologici quando si cerca di smettere di assumere cocaina.
Problemi sociali e lavorativi: difficoltà a mantenere relazioni interpersonali e a svolgere attività lavorative o scolastiche.
Problemi finanziari: spese eccessive per l’acquisto di cocaina, con conseguente indebitamento o impoverimento e nei casi più gravi la caduta in comportamenti criminali atti a sostenere la dipendenza.

CBD come trattamento per la dipendenza da cocaina

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Psychopharmacology, il CBD potrebbe essere utile nel trattamento della dipendenza da cocaina. Gli scienziati spagnoli hanno scoperto che i topi di laboratorio trattati con CBD avevano meno probabilità di riprendere l’uso di cocaina dopo un periodo di astinenza. I risultati hanno confermato che il CBD può ridurre la voglia di cercare cocaina dopo un periodo di astinenza.

In un altro studio, a 40 adulti con disturbo da uso di cocaina moderato-grave è stato somministrato un trattamento giornaliero di 800 milligrammi di CBD. 37 partecipanti non sono più ricaduti nell’uso di cocaina. Questi studi dimostrano che il CBD potrebbe essere uno strumento fondamentale per trattare i disturbi di abusi di sostanze, utilizzato come terapia sostitutiva per chi abusa e vuole uscirne, senza utilizzare farmaci con pesanti effetti collaterali.

Il ruolo del CBD è fondamentale per ridurre lo spettro delle dipendenze, compresi i disturbi da uso di stimolanti come la cocaina e le anfetamine e può aiutare a ridurre i sintomi di astinenza e a controllare la voglia di assumere la sostanza alla quale si è dipendenti.

Tuttavia, è importante sottolineare che il trattamento sostitutivo con CBD deve essere sempre supervisionato da un medico specializzato e non deve essere utilizzato come unica forma di terapia.

Ci sono effetti collaterali nell’uso di CBD per il trattamento della dipendenza da Cocaina?

Il CBD è un composto naturale che si trova nella cannabis e che non ha effetti psicoattivi. Il CBD ha dimostrato di avere proprietà terapeutiche per il trattamento di diverse patologie, tra cui l’ansia, il dolore e la dipendenza da sostanze come la cocaina e altri stimolanti. Tuttavia, come ogni sostanza, il CBD può avere anche alcuni effetti collaterali, che possono variare da persona a persona e dipendere dalla dose, dalla modalità di assunzione e dall’interazione con altri farmaci. Alcuni dei possibili effetti collaterali del CBD sono:

Bocca secca: il CBD può inibire la produzione di saliva, causando una sensazione di secchezza nella bocca. Questo effetto è generalmente lieve e temporaneo e può essere alleviato bevendo acqua o succhiando una caramella.

Bassa pressione sanguigna: il CBD può causare una riduzione della pressione arteriosa, soprattutto se assunto in dosi elevate o in combinazione con altri farmaci che abbassano la pressione. Questo effetto può provocare vertigini, stordimento e sonnolenza, soprattutto se ci si alza rapidamente da una posizione sdraiata o seduta. Per evitare questo problema, si consiglia di iniziare con dosi basse di CBD e aumentarle gradualmente, monitorando la propria pressione sanguigna e consultando il proprio medico prima di usare il CBD se si soffre di ipotensione o si assumono farmaci antipertensivi.

Motilità intestinale: il CBD può influenzare la motilità intestinale, causando diarrea o rallentamento dell’apparato intestinale. Questo effetto è generalmente transitorio e dipende dalla sensibilità individuale e dalla qualità del prodotto a base di CBD. Per prevenire o ridurre questo problema, si consiglia di usare prodotti di CBD puri e certificati, di seguire le indicazioni del produttore per quanto riguarda la dose e la modalità di assunzione e di bere molta acqua per mantenere una buona idratazione.

Modifiche all’appetito: il CBD può alterare l’appetito, aumentandolo o diminuendolo a seconda della persona e della dose. Questo effetto può essere utile per alcune condizioni, come l’anoressia o la cachessia, ma può essere indesiderato per altre, come l’obesità o il diabete. Per controllare il proprio appetito, si consiglia di seguire una dieta equilibrata e variata, di evitare gli snack fuori pasto e di regolare la dose di CBD in base alle proprie esigenze.

Interazione con farmaci: il CBD può interagire con alcuni farmaci, potenziandone o riducendone gli effetti. Questo può comportare un aumento del rischio di effetti collaterali o una diminuzione dell’efficacia terapeutica dei farmaci. Alcuni dei farmaci che possono interagire con il CBD sono: anticoagulanti, anticonvulsivanti, antidepressivi, antipsicotici, antibiotici, antinfiammatori, antistaminici, beta-bloccanti, calcio-antagonisti, sedativi e altri. Per evitare interazioni indesiderate, si consiglia di consultare il proprio medico prima di usare il CBD se si assumono farmaci regolarmente e di monitorare i propri parametri clinici (come la coagulazione del sangue, la glicemia, la pressione sanguigna ecc.) durante l’uso del CBD.

In conclusione, il CBD è un composto naturale che può avere benefici terapeutici per il trattamento della dipendenza da sostanze. Tuttavia, come ogni sostanza, il CBD può avere anche alcuni effetti collaterali che possono variare da persona a persona e dipendere da diversi fattori. Per usare il CBD in modo sicuro ed efficace, si consiglia di seguire queste raccomandazioni:

  • Usare prodotti di CBD puri e certificati, provenienti da fonti affidabili e legali.
  • Seguire le indicazioni del produttore per quanto riguarda la dose e la modalità di assunzione del CBD.
  • Iniziare con dosi basse di CBD e aumentarle gradualmente, ascoltando il proprio corpo e i propri effetti.
  • Consultare il proprio medico prima di usare il CBD se si soffre di patologie croniche o si assumono farmaci regolarmente.
  • Monitorare i propri parametri clinici e i propri effetti collaterali durante l’uso del CBD e segnalare al proprio medico eventuali anomalie o problemi.
  • Sospendere l’uso del CBD e contattare il proprio medico in caso di reazioni avverse gravi o persistenti.

 

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